Spartito Verbum Panis

Il mondo della musica liturgica è un universo vasto e le sue regole, se prese nel loro aspetto positivo, possono rivelarsi stimolanti e costruttive. In questo mondo mi sono mosso come un neofita.

Ho cercato, tuttavia, di fare un lavoro che avesse nella “cantabilità” da parte di un’assemblea eterogenea, come quella che partecipa alle celebrazioni, il suo punto di forza.

Trovo poco funzionali, e anche dispersive, salvo casi eccezionali, le messe nelle quali la gente ascolta un gruppo che esegue dei canti, come se assistesse passivamente a uno show, mentre il rito è comunitario per sua natura.

La scelta del latino poi per le parti fisse della Messa è stata per me una vera riscoperta formale. Alle nostre orecchie, ormai disabituate, il latino “suona” con una musicalità nuova.

Personalmente mi ha consentito soluzioni compositive, come l’uso dei tempi dispari, che hanno un esito estremamente naturale nonostante la loro complessità. Cosa che in italiano non avrebbe la stessa efficacia.

Mite Balduzzi

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