Il male, le sue manifestazioni e le conseguenze sulle persone sono temi che spesso suscitano curiosità e timore. Nel libro “Inferno, la tragica scelta” (Edizioni Segno), Rita Sberna esplora queste questioni, riportando anche una significativa intervista con il celebre esorcista Don Gabriele Amorth, arricchita dalla prefazione di Mons. Giovanni D’Ercole. Un’opera che unisce esperienze personali, testimonianze e riflessioni teologiche per approfondire il mistero del male e il ruolo della fede nella sua sconfitta.
Il Male nel Vangelo: una realtà concreta
Come spiega l’autrice, il male è spesso considerato un argomento scomodo, quasi tabù, relegato a narrazioni cinematografiche o superstizioni. Tuttavia, il Vangelo affronta in modo chiaro e diretto questa realtà.
In Matteo 8,16-17, leggiamo:
“Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la parola e guarì tutti i malati”.
Questo passaggio, insieme a molti altri episodi evangelici, sottolinea come Gesù abbia affrontato il male non solo liberando le persone dalla possessione diabolica, ma anche guarendo i loro corpi e le loro anime.
Un esempio particolarmente significativo è riportato in Luca 11,14-26, dove Gesù scaccia un demone che rendeva muto un uomo, restituendogli la parola. Questo miracolo non solo colpisce la folla, ma serve a dimostrare che la potenza del bene può prevalere sul male.
Don Amorth: il male e le sue strategie
Don Gabriele Amorth, in una delle sue ultime interviste, spiega come il demonio agisce per allontanare l’uomo da Dio. Il suo obiettivo principale non è tanto la possessione, quanto spingere l’uomo verso il peccato, sfruttando il libero arbitriodato da Dio. Attraverso tentazioni e maledizioni, il male cerca di insinuarsi nella vita delle persone, ma senza mai poter obbligare nessuno a peccare.
Le maledizioni: un’arma subdola
Secondo Don Amorth, le maledizioni sono tra le manifestazioni più gravi del male, soprattutto quando provengono da parenti stretti o genitori.
“Le maledizioni più tremende sono quelle fatte dai genitori o dai parenti stretti”.
Tuttavia, queste non sono l’unico strumento del maligno. Egli può mandare tentazioni per farci cadere nel peccato, inducendo in noi dubbi sulla presenza di Dio o facendoci trasgredire i suoi comandamenti. Un esempio concreto è il peccato di aborto, che ogni anno causa milioni di morti nel mondo.
Tentazioni e peccato: la battaglia per l’anima
Come sottolineato da Don Amorth, la tentazione è una strategia ordinaria del demonio, che accompagna ogni essere umano dalla nascita fino alla morte. Anche Gesù e Maria sono stati tentati, ma con una differenza sostanziale: la loro purezza li ha resi invulnerabili al peccato.
“Attraverso le tentazioni, il maligno cerca di farci cadere nel peccato. L’uomo, cadendo nel peccato, non sta più con Dio ma con Satana”.
Questa affermazione evidenzia come la vera battaglia non si combatta contro la possessione, ma contro il peccato stesso. Morire in uno stato di peccato grave, senza pentimento, significa separarsi da Dio per sempre.
Il ruolo della conversione: Dio non abbandona nessuno
Nonostante le insidie del maligno, Don Amorth ricorda che Dio non vuole mai la morte del peccatore, ma desidera la sua conversione. Fino all’ultimo momento della nostra vita, ci vengono offerte occasioni per tornare a Dio e ritrovare la via della salvezza.
“Dio ci manda in continuazione occasioni di conversione”.
Questo messaggio, carico di speranza, invita ogni persona a non arrendersi mai al male e a cercare nella fede la forza per superare le tentazioni e riscoprire la presenza di Dio.
Un invito alla riflessione
Il libro di Rita Sberna, con il prezioso contributo di Don Gabriele Amorth, offre una visione profonda e accessibile del male e del suo influsso nella vita quotidiana. Tuttavia, non si ferma a descrivere il problema: propone una soluzione che parte dalla fede, dalla preghiera e dalla consapevolezza del libero arbitrio che ci permette di scegliere sempre il bene.
Alla fine, ciò che conta non è solo vincere il male esteriore, ma trasformare il cuore attraverso la conversione. Sei pronto a rispondere a questo invito?